Merci beaucoup Jean Louis!

Merci beaucoup Jean Louis!

Parliamoci chiaro, le cose belle costano.
D’altra parte ce lo ripetono da tempi immemori: chi bello vuole apparire un poco deve soffrire. La stessa regola vale per l’arredamento dove chi soffre è ovviamente il nostro portafogli.
Ma una buona notizia c’è ed è che, personalmente, credo bastino pochi pezzi (per cui vale la pena soffrire) a conferire carattere ed originalità ad uno spazio.
Tipo le lampade. Tipo le Jieldé lamps.

Francesi, 100% industriali, ideate negli anni ‘40 dal designer Jean Louis Domecq, venivano utilizzate come lampade da lavoro nelle fabbriche, dove il loro essere snodabile e direzionabile risultava del tutto funzionale. Nessuna originaria pretesa estetica, quindi, ma solo sostanza e anche un pizzico di innovazione dato che i tipici snodi che le caratterizzano sono privi di cavi elettrici.
In base al numero di braccia assemblate diventa più lunga o più corta, più alta o più bassa, la si trova in versione applique e da terra dove dischi freno fungono da piantana.

Prezzi: Si va dai 300€ dell’applique ai 1800€ della doppia piantana.

Accostamenti: La versione applique è sicuramente quella che più si presta agli utilizzi creativi, sui fianchi del letto al posto delle solite abat-jour; sopra lo specchio di una toilette; sul soffitto di una cucina a scendere verso il tavolo da pranzo e via dicendo seguendo i suggerimenti della propria immaginazione.

Larold

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Photo credits: Pinterest, NeoRetrò